Mittwoch, 20 Januar 2021 09:00
La digital tax slitta di un mese: primo pagamento entro il 16 marzo
![]() | Lo stabilisce un decreto approvato dal Consiglio dei ministri: rinviata anche la presentazione della relativa dichiarazione dal 31 marzo al 30 aprile 2021. Agenzia delle Entrate al lavoro sulla circolare attuativa |
Slitta di un mese il primo pagamento della digital tax. La misura è contenuta nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Nella nota di palazzo Chigi si spiega che è stabilito ”il rinvio del termine per i versamenti relativi all’imposta sui servizi digitali per il 2020 dal 16 febbraio al 16 marzo 2021 e il rinvio del termine per la presentazione della relativa dichiarazione dal 31 marzo 2021 al 30 aprile 2021”.
Cos’è l’imposta sui servizi digitali
L’Isd è un’imposta pari al 3% dei ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati da imprese di rilevanti dimensioni. In particolare, l’imposta è dovuta da imprese, anche non residenti, con ricavi globali pari ad almeno 750 milioni di euro, a condizione che abbiano conseguito almeno 5,5 milioni di euro di ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati in Italia. Il versamento dell’imposta avverrà a partire dal 2021 in relazione ai servizi digitali prestati nel 2020.
L’Agenzia delle Entrate ha chiuso la consultazione sull’imposta sui servizi digitali (Isd). Nella bozza sottoposta a consultazione pubblica sono state definite le modalità di determinazione della base imponibile e dell’imposta, i ricavi esclusi, i criteri di collegamento con il territorio dello Stato e gli obblighi contabili connessi all’imposta sui servizi digitali, oltre alle modalità per il relativo versamento e per l’invio della dichiarazione annuale.
“Le Entrate ringraziano tutti coloro i quali hanno inviato i propri commenti sul provvedimento, tenuto conto della complessità tecnica, della novità del fenomeno e della specificità del settore interessato – dice una nota dell’Agenzia – Degli oltre 40 contributi, circa la metà provengono da professionisti e studi professionali con attività internazionale, circa un terzo dalle associazioni di categoria rappresentative degli operatori e dei settori economici maggiormente interessati dall’applicazione dell’imposta e la parte rimanente dagli stessi operatori”.
L’Agenzia ha già iniziato a vagliare tutti i contributi pervenuti e li ha resi disponibili sul sito istituzionale, ad eccezione di quelli per cui è stata espressamente richiesta la non pubblicazione. Infine, anche alla luce dei numerosi spunti ricevuti e nell’ottica di garantire la massima certezza applicativa, il provvedimento di attuazione sarà seguito da una circolare a cui verranno demandati i chiarimenti sugli aspetti più strettamente interpretativi che sono emersi.
Fonte / Source: | F.Me - Corriere Comunicazioni |
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