Thursday, 28 May 2015 08:23
Codice Etico nel Recupero Crediti a Tutela dei Consumatori
Anche quest’anno nel mese di maggio si è tenuto a Roma il Convegno annuale di Unirec, l’associazione delle imprese a tutela del credito che danno lavoro ad oltre 19 mila addetti.
Giornata interessante per comprendere meglio il fenomeno purtroppo crescente dell’indebitamento delle famiglie e delle imprese, inevitabile conseguenza di un tasso di disoccupazione record del 13,2% (sud ed isole al 21%) e della chiusura di 104 mila aziende.
Nell’anno 2014 l’ammontare complessivo dei crediti scaduti ha registrato un + 4% rispetto all’anno precedente, pari a 40 milioni di pratiche per un valore di € 56,2 miliardi.
Il tasso medio di recupero è ulteriormente sceso al 17,2%, quasi il 50% in meno rispetto all’anno 2007 (precrisi) .
Le famiglie e quindi i consumatori sono stati quelli più coinvolti nelle azioni di recupero del credito, avendo dovuto registrare comportamenti eccessivi da parte di alcuni operatori, come l’indebito condizionamento o modalità aggressive. Tali azioni hanno generato sanzioni importanti da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Unirec assieme ad alcune associazioni di categoria dei Consumatori, ha redatto un Codice Etico 2.0 che dovrà essere sottoscritto e rispettato da parte di tutte le imprese di recupero che coinvolge anche il creditore / committente che dovrà garantire la certezza ed esigibilità del credito.
Queste sono le più significative linee guida:
- Sospensione dell’attività di recupero qualora il debitore contesti il credito
- I contatti telefonici e domiciliari non devono essere reiterati in maniera petulante
- Definizione di una soglia massima di contatti telefonici: nell’arco della medesima giornata al massimo un contatto effettivo con il debitore; nell’arco della medesima settimana massimo tre contatti telefonici effettivi.
- Tracciabilità dei contatti domiciliari: recapitare comunicazione scritta con nome e cognome dell’incaricato, il soggetto creditore ed il motivo della visita ed un recapito telefonico da contattare; la comunicazione non potrà rendere visibili esternamente riferimenti espliciti alle ragioni della comunicazione per non ledere la dignità del debitore / consumatore dinnanzi a soggetti terzi.
- Non si possono effettuare visite sul posto di lavoro (salvo accordi con il debitore) . Nei casi di irreperibilità evitare di comunicare ingiustificatamente informazioni relative alla condizione di inadempimento nella quale versa il debitore ad individui estranei all’obbligazione.
- Non possono essere effettuati contatti telefonici e domiciliari durante le festività nazionali ed in orari diversi da : 8.30 – 21.00 dal lunedì al venerdì mentre il sabato dalle 8.30 alle 15.00. Particolare attenzione dovrà essere posta in prossimità dell’inizio e del termine delle fasce orarie indicate.
Molte di queste linee guida sono effettivamente scontate in un’ottica di rispetto della dignità dell’uomo ma il fatto che siano state regolamentate conferma il trend preoccupante che stava prendendo piede da parte di alcuni operatori.
Fonte / Source: | Achille Tesseri – Consulente Gestione Crediti |
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