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Mercoledì, 28 Dicembre 2011 08:21

IT security, i dipendenti under 30 "ignorano" le policy aziendali

Uno studio Cisco porta alla luce la scarsa sensibilità dei più giovani verso le procedure aziendali per la sicurezza e la protezione dei dati: la nuova generazione dà priorità all'accesso on-demand alle informazioni.

Studenti, lavoratori e professionisti con meno di 30 anni sono così abituati all’accesso alle informazioni on-demand che tendono a non preoccuparsi molto delle procedure e norme per la sicurezza e la protezione della privacy delle aziende. Lo rivela uno studio di Cisco Systems, secondo cui gli studenti universitari e i neolaureati hanno più probabilità di ignorare le policy It del datore di lavoro rispetto a chi è impiegato da molti anni: il 70% dei giovani non conosce queste regole e il 67% si lamenta delle restrizioni imposte all’utilizzo dei social media, di applicazioni come il mobile gaming e di alcuni device come l'iPod.

La ricerca, intitolata Connected World Technology, ha coinvolto 1.400 studenti universitari di 18-23 anni e 1.400 lavoratori sotto i 30 anni. E’ emerso tra l’altro che il 61% ritiene che non sia propria responsabilità occuparsi della sicurezza dell’It aziendale, ma che sia compito dei produttori dei device o del datore di lavoro. Il 18% dice anche di non avere tempo da dedicare alle policy aziendali e il 16% di essere seccato da tali policy. Il 22% vorrebbe accesso a programmi e applicazioni attualmente non autorizzati per poter svolgere al meglio il proprio lavoro e il 19% rivela che le policy non vengono comunque fatte rispettare.

Il lavoratori più giovani hanno aspettative "differenti" su quel che dovrebbe essere consentito al lavoro in termini di utilizzo di device e applicazioni e nel tempo policy e restrizioni sull’It potrebbero diventare la discriminante per scegliere di andare a lavorare in un’azienda piuttosto che un’altra, commenta Scott Olechowski, threat research manager di Cisco. "Il desiderio di accesso on-demand alle informazioni è talmente connaturato alla nuova generazione che molti giovani impiegati sono spinti a adottare misure estreme per accedere a Internet, anche compromettendo la sicurezza propria o dell’azienda”, afferma lo studio.

Elemento di preoccupazione, secondo Cisco, è per esempio il fatto che più della metà dei professionisti intervistati ha dichiarato di aver permesso a qualcun altro di usare il proprio computer senza alcuna supervisione, con il rischio di creare danni per i sistemi e i dati aziendali. Una scarsa sensibilità ai temi della privacy e della sicurezza che è dimostrata anche dal fatto che un quarto degli under 30 è rimasto vittima di furto di identità.

“Studenti e giovani lavoratori chiedono accesso aperto all’informazione e ai social media”, conclude John Stewart, chief security officer di Cisco. “Le policy It e di security delle aziende devono adattarsi a rispondere a questa esigenza di mobilità e produttività pur continuando a gestire i rischi”.

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