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Venerdì, 12 Ottobre 2018 08:23

E-fattura, i commercialisti: “Moratoria su multe o l’obbligo si trasformerà in tragedia”

Il presidente dell’Ordine lancia l’allarme: “Introduzione graduale dell’opzione telematica rimasta inascoltata. Bisogna assolutamente alleggerire le sanzioni”.

Una moratoria delle sanzioni sulla e-fattura. E’ la richiesta dei commercialisti al governo in vista dell’obbligo B2B che scatterà a gennaio 2019.

“Abbiamo provato a spiegare in tutti i modi che era meglio prevedere una introduzione più graduale – ha spiegato il presidente nazionale dei commercialisti Massimo Miani, nella giornata di apertura del convegno nazionale della categoria ad Agrigento –  partendo dalle realtà più strutturate e aggiungendo via via quelle minori nell’arco di un triennio. Poiché non ci sono stati cambiamenti, a questo punto, una moratoria sulle sanzioni sarà il minimo sindacale che la politica dovrà concedere”.

“Lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione offrono anche opportunità in termini di trasparenza, accesso ai dati in tempo reale, semplificazione e lotta all’evasione. L’importante – ha concluso Miani – è non trasformare le opportunità in tragedie di massa”.

La manovra allo studio del governo prevede infatti multa per chi non utilizza l’opzione telematica.

Intanto in vista dello switch off, l’Agenzia delle Entrate fornisce un kit di strumenti informativi per aiutare i contribuenti a prendere confidenza con la nuova procedura e a conoscere tutti i servizi offerti gratuitamente. All’interno della sezione tematica dedicata del sito internet delle Entrate il contribuente troverà anche la nuova guida in pdf, che spiega come predisporre, inviare e conservare le proprie fatture e il link diretto a due video-tutorial, disponibili sul canale Youtube dell’Agenzia, sulle novità della fatturazione elettronica e sul QR-Code.

Nella guida, l’Ade spiega che la e-fattura non è obbligatoria per tutti i titolari di partita Iva ma solo per chi rientra nel regime ordinario e non per chi ha scelto il forfettario oppure chi rientra nel cosiddetto “regime di vantaggio” che potranno ancora emettere il documento cartaceo.  L’obbligo di fattura elettronica, inoltre, è escluso nel caso di cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti di non residenti.