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Martedì, 29 Gennaio 2019 08:02

In Italia mancano imprenditori capaci di passare da una startup a una startup ben avviata

Ci sono centinaia di manuali su come avere idee e molti MBA per gestire una società che ha già raggiunto la validazione di mercato, ma pochissimi spiegano come percorrere la fase intermedia, ovvero come passare da startup a startup avviata. Eppure è il passaggio dove si rischia di più.

Uno dei problemi che vedo più forti nell’ecosistema italiano delle startup è la mancanza di imprenditori capaci di fare il percorso da 1 a 10.

Manca infatti una teoria ben strutturata di come andare da una startup ad una startup avviata. Ci sono centinaia di manuali più o meno interessanti su come avere idee e come testarle (pensiamo a Lean StartupDa 0 a 1) e ci sono molti MBA che insegnano come gestire una società quando ha raggiunto la validazione di mercato e una dimensione già “scalata”.

Il problema che vedo è che non c’è praticamente molta informazione nella parte in mezzo: come fare la scalata della vetta della montagna.

In estrema sintesi:

1) esiste un sistema informale formativo che insegna lo 0-1 abbastanza bene.

2) esiste un sistema formale che insegna molto bene come fare il passaggio da 10 a 1000.

3) non c’è niente che insegni come fare da 1 a 10 (che è un lavoro completamente diverso dagli altri due) e dove di solito ci si fa più male (e si fa più male agli investitori).

Nella mia esperienza imprenditoriale è stata proprio la fase 3 (temporalmente se volete verrebbe al secondo posto) quella più difficile, dove è stato più complesso trasformarsi come imprenditori e dove gli errori rischiavano di essere fatali. Non avevamo investitori esterni e/o VC ma passare da 10 a 100 dipendenti, da 4 a 50 milioni di fatturato, da poche centinaia di clienti a diverse centinaia di migliaia in pochi anni ha richiesto un passaggio nel quale era ancora troppo presto per strutturarsi con manager esterni ed troppo tardi per ragionare con la mentalità dei primi anni.

E su questa fase in Italia si fa poca cultura, spesso con una logica troppo finanziaria o da chi questi percorsi non li ha vissuti o studiati.

Una maggiore consapevolezza di questi processi aiuterebbe a migliorare l’ecosistema e a valutare al meglio anche quali sono gli imprenditori che potrebbero farcela.