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Lunedì, 02 Dicembre 2019 22:30

HPE Container Platform: infrastrutture dall’edge al cloud grazie a Kubernetes


HPE Container Platform si avvale di BlueData, MapR e Kubernetes per velocizzare il percorso verso la modernizzazione applicativa con maggiore agilità, costi inferiori e sicurezza di livello enterprise.

Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato HPE Container Platform, la prima piattaforma per container di livello enterprise basata su Kubernetes progettata sia per le applicazioni cloud-native, sia per quelle monolitiche dotate di storage persistente. Grazie a HPE Container Platform i clienti enterprise possono accelerare lo sviluppo dedicato sia a nuove app che ad applicazioni già esistenti, destinate a deployment in ambienti bare-metal o su infrastrutture virtualizzate, in qualsiasi cloud pubblico e negli ambienti edge.

HPE Container Platform, che potrà essere ordinato dagli inizi del 2020 insieme con i servizi consultivi, di consulenza, di deployment e di assistenza HPE, si basa su comprovate innovazioni derivanti dalle acquisizioni di BlueData e MapR da parte di HPE unitamente all’impiego del software 100% open source Kubernetes. La nuova piattaforma punta a risolvere le esigenze dei deployment Kubernetes enterprise su vasta scala all’interno di un’ampia varietà di casistiche d’uso, che vanno dal machine learning e dall’edge analytics fino alle pipeline CI/CD e alla modernizzazione applicativa.

I team IT possono gestire molteplici cluster Kubernetes con isolamento dei container per gli ambienti multi-tenant e con storage persistente preintegrato. Gli sviluppatori dispongono di accesso on-demand protetto ai rispettivi ambienti, in modo da poter realizzare app e rilasciare codice più rapidamente sfruttando le potenzialità “build once, deploy anywhere” proprie dei container.

Le ricerche degli analisti di settore confermano tra l’altro la rapida crescita della diffusione dei container negli ambienti enterprise. Gartner calcola che entro il 2022 si doterà di applicazioni containerizzate in produzione oltre il 75% delle aziende di tutto il mondo, in aumento rispetto al meno del 30% di oggi. Una ricerca IDC indica che per l’orchestrazione dei container il 55% delle grandi aziende statunitensi si è standardizzato su Kubernetes, mentre un recente sondaggio di 451 Research indica che il 95% delle nuove applicazioni farà uso di container.

Quando queste aziende estendono l’utilizzo dei container e di Kubernetes al di fuori degli ambienti di sviluppo e collaudo per portarli in produzione, si trovano a dover affrontare aspetti importanti come sicurezza, gestione multi-cluster e load balancing, per non parlare dell’emergere di nuove casistiche d’utilizzo per l’edge computing, i database e altro ancora.

HPE Container Platform è una soluzione chiavi in mano che mira proprio a risolvere queste sfide sfruttando il software BlueData per implementare il control plane per la gestione dei container, il file system distribuito MapR per la persistenza dei dati con i container e Kubernetes per l’orchestrazione dei container. Questo approccio estende i vantaggi dei container al di là delle applicazioni cloud-native architettate per i microservizi, offrendo la possibilità di containerizzare le applicazioni monolitiche non cloud-native con storage persistente dei dati.

I principali vantaggi di HPE Container Platform comprendono:

  • Modernizzazione delle applicazioni monolitiche non cloud-native, senza bisogno di riprogettarle, per portarne l’esperienza ai moderni standard cloud
  • Possibilità di creare applicazioni secondo l’approccio “build once, run anywhere” colmando il gap tra ambienti on-premises, edge e cloud pubblici
  • Aumento della produttività degli sviluppatori e rilascio più rapido di nuove release di codice con semplificazione dei deployment Kubernetes e della gestione multi-cluster
  • Il software HPE Container Platform potrà essere ordinato dagli inizi del 2020 insieme con i servizi consultivi, di consulenza, di deployment e di assistenza HPE