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17.06.2025 08:00

Proroga scadenze fiscali 2025: chi può beneficiarne e chi resta escluso


il nuovo decreto fiscale è ufficiale: i versamenti delle imposte slittano dal 30 giugno al 21 luglio 2025 (poiché il 20 cade di domenica). Tuttavia, non tutti i contribuenti potranno usufruire di questa proroga. Vediamo nel dettaglio chi è coinvolto e chi dovrà invece rispettare le scadenze ordinarie.

Chi può beneficiare della proroga al 21 luglio 2025

La proroga riguarda i versamenti derivanti dalle dichiarazioni RedditiIRAPIVA e dall'imposta sostitutiva sul maggior reddito concordato (ai sensi degli articoli 20-bis e 31-bis del D.Lgs. 13/2024).

Per accedere al differimento, i contribuenti devono rispettare entrambe le seguenti condizioni:

  • Svolgere attività per cui sono stati approvati gli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale, ex art. 9-bis DL 50/2017);

  • Dichiarare ricavi o compensi non superiori a 5.164.569 euro, come previsto dai decreti attuativi MEF.

Rientrano inoltre tra i beneficiari della proroga anche:

  • I contribuenti in regime forfettario (art. 1, commi 54-89, L. 190/2014);

  • I soggetti nel regime dei minimi (ex art. 27 DL 98/2011), pensato per giovani e lavoratori in mobilità;

  • Coloro che, pur esclusi dagli ISA, presentano determinate cause di esclusione, tra cui:

    • Inizio o cessazione dell’attività;

    • Attività svolta in modo non ordinario;

    • Reddito determinato in modo forfettario (es. agriturismi o vendita a domicilio).

Infine, possono beneficiare della proroga anche:

  • Soci e associati di società, associazioni e imprese che rispettano i requisiti sopra indicati;

  • I contribuenti che dichiarano redditi per trasparenza (ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del TUIR), come i soci di SNCSASSRL trasparenti.


Chi resta escluso dalla proroga

Sono invece esclusi dal rinvio al 21 luglio 2025 i seguenti soggetti:

  • I contribuenti che svolgono esclusivamente attività agricole e possiedono solo redditi agrari, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate (Risposta n. 330/2019);

  • I soggetti IRES con termine ordinario di versamento successivo al 30 giugno 2025, a causa di:

    • Approvazione del bilancio oltre i 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio (ma comunque entro i 180 giorni, quindi dopo il 31 maggio);

    • Esercizi a cavallo d’anno (es. chiusura al 30 giugno), con scadenza dei versamenti in data successiva.


Conclusione

La proroga offre un'opportunità preziosa per molti contribuenti, ma non è automatica né universale. Per questo, occorre verificare caso per caso se si rientra nelle casistiche interessate.


Lo studio Giacomobono & Partners è a vostra disposizione per maggiori informazioni sull'argomento.