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Wednesday, 29 April 2015 07:50

Rischio truffe nel mondo del credito … e non solo

Il mese di aprile è stato caratterizzato da due notizie che hanno, di fatto, riacceso la luce sui fenomeni fraudolenti sempre più sofisticati.

Alle abilità tecnologiche dei truffatori 2.0, si sono aggiunte anche le normative emanate per snellire la burocrazia italiana.

Iniziamo con la prima notizia che riguarda l’allarme “suonato” dal Consiglio Notarile di Milano relativamente alla possibilità di costituire un’impresa senza dover ricorrere al notaio (Investment Compact) legge 33 del 24/03/2015.

In pratica, l’atto costitutivo per una start up, sarà formalizzato con la firma digitale che sostituirà l’apposizione di sigilli, timbri e controlli di legalità e di verifica sull’identità, previsti dalla normativa vigente.  Inoltre, il riconoscimento della qualifica di start up avverrà solo successivamente all’iscrizione nel Registro delle imprese con inevitabili problematiche di una società giuridicamente esistente ma priva di requisiti. Togliendo, di fatto, valore legale ed affidabilità allo stesso Registro delle Imprese, riconosciuto a differenza dei paesi anglosassoni, come elemento di competitività del Paese.

La seconda notizia riguarda l’indagine di Report (Rai 3) sulle 2.500 imprese che hanno sede legale a Roma presso indirizzi virtuali.

A Roma, come in altre città d’Italia, per consentire alle persone senza fissa dimora di avere documenti d’identità e assistenza sanitaria, sono state create delle vie “fittizie” come Via Modesta Valenti o indirizzi esistenti come Via Giggi Pizzirani ma sede di associazioni di volontariato.

Una persona italiana o straniera, con € 70 ed una foto, ha in 45 giorni una residenza ed una carta d’identità con relativo codice fiscale!

Invece, se trattasi d’imprese attive nel settore del commercio o di amministratori di società, il forte dubbio di truffa si fa strada e si concretizza con l’irreperibilità.

A questo punto per la prima notizia occorre monitorare il decreto attuativo, sperando che siano raccolte le indicazioni suggerite dai notai, mentre, per la seconda notizia, sarà necessario gestire allert nei nostri database per evidenziare clienti residenti in queste vie fittizie.