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Friday, 11 January 2019 08:24

Wi-Fi 6 FAQ: cos’è, cosa cambia, quanto è veloce, dove trovarlo


Conosciamo meglio il Wi-Fi 6, il nuovo standard di connettività wireless che porta con sé diverse novità oltre alla nuova denominazione e che inizierà a diffondersi a partire da quest’anno.

Fin dall’inizio gli standard di rete Wi-Fi sono stati classificati con un insieme di numeri e lettere (che solo un ingegnere potrebbe amare) tra i vari 802.11b, 802.11a, 802.11g e 802.11ac. Di fronte a tutte queste sigle come ci si può aspettare che gli utenti normali sappiano cosa stanno acquistando o a cosa si stiano connettendo?

Con una mossa incredibilmente razionale, la Wi-Fi Alliance (il consorzio industriale che stabilisce gli standard Wi-Fi) ha deciso di abbandonare la vecchia denominazione alfanumerica a favore di soli numeri. Lo standard di rete precedentemente noto come 802.11ax è infatti diventato Wi-Fi 6 e si diffonderà proprio a partire da quest’anno. Ecco alcune risposte alle domande più frequenti su questo nuovo standard.

I nuovi numeri

La Wi-Fi Alliance ha deciso che semplicemente l’utilizzo delle designazioni standard IEEE sui prodotti è probabilmente troppo confuso. Ora, invece di vedere i router con 802.11n e 802.11ac e simili, vedrete semplici numeri come Wi-Fi 4 e Wi-Fi 5. La classificazione 802.11 è ancora attiva, ma non è più pensata per un utilizzo di marketing e promozione nei confronti degli utenti. È il tipo di decisione che si sarebbe dovuta prendere due decenni fa, ma come si dice spesso… meglio tardi che mai.

Ecco come le vecchie lettere corrispondono al nuovo schema di numerazione:

  • 802.11n = Wi-Fi 4
  • 802.11ac = Wi-Fi 5
  • 802.11ax = Wi-Fi 6

A partire già da inizio anno troverete questi numeri sulle confezioni dei prodotti e nei materiali di marketing, ma anche nei software a bordo dei dispositivi di rete. Avrete bisogno di firmware aggiornati per desktop, laptop, smartphone e tablet per vedere chiaramente a quale tipo di rete vi state collegando. Se vedete due reti disponibili, una Wi-Fi 4 e una Wi-Fi 6, connettersi a quella con il numero più alto equivarrà a un’esperienza migliore. Noterete che non ci sono reti Wi-Fi 1, 2 o 3. Si potrebbe supporre che questi corrispondano a 802.11a, 802.11b e 802.11g, ma Wi-Fi Alliance ha deciso che qualsiasi standard precedente a 802.11n non avrà alcun numero identificativo.


Cos’è il Wi-Fi 6?

Il Wi-Fi 6 (802.11ax) si collega alle frequenze a 2,4 GHz e 5 GHz a cui siete già abituati, ma si basa sull’utilizzo di nuove tecnologie per spremere molta più larghezza di banda da queste frequenze. In particolare, è incentrato sulla gestione più efficace di molti dispositivi collegati contemporaneamente e, in questo modo, le velocità del mondo reale in una casa piena di dispositivi (o in un bar o in una stazione ferroviaria dove molte persone si connettono contemporaneamente) dovrebbero essere molto più elevate.

Alcune delle tecnologie che rendono il Wi-Fi 6 superiore al Wi-Fi 5 includono:

OFDMA: l’accesso multiplo a divisione di frequenza ortogonale (OFDMA) è un modo per migliorare l’efficienza dei flussi MIMO multi-user. Immaginate un supermercato: il vecchio Wi-Fi era un cassiere che serviva un sacco di clienti. MIMO multi-user consente invece a quattro cassieri di controllare quattro file di clienti. OFDMA consente a sua volta a ciascuno di questi quattro cassieri di controllare quattro clienti contemporaneamente.

MU-MIMO uplink: nel Wi-Fi 5 MIMO multi-user (Multiple-Input, Multiple-Output) funziona solo sulla connessione downlink, ovvero dal router al dispositivo. Nel Wi-Fi 6 funziona in entrambe le direzioni, in modo che il router possa contemporaneamente ricevere dati da diversi dispositivi su diversi canali. E i canali MU-MIMO sono stati potenziati da un massimo di quattro nel Wi-Fi 5 a 8 nel Wi-Fi 6.

Target Wake Time: migliora l’efficienza degli stati sleep e wake su dispositivi come smartphone e laptop. Ciò può aiutare a ridurre il consumo energetico e la congestione anche su reti affollate. Inizialmente questa funzione è stata sviluppata per dispositivi IoT a basso consumo, ma potrebbe essere un grande vantaggio per il Wi-Fi anche su altri e più complessi device.

Il Wi-Fi 6 includerà diverse altre tecnologie per migliorare l’efficienza e gestire le reti congestionate come la frammentazione dinamica e il riutilizzo della frequenza spaziale.Essenzialmente, si tratta di nuove tecnologie (molte delle quali sono attualmente utilizzate nelle reti LTE) per ottenere molti più dati su più dispositivi utilizzando la stessa quantità di larghezza di banda di frequenza.



Quanto sarà veloce il Wi-Fi 6?

La massima larghezza di banda teorica di un singolo stream è di 3,5 gigabit al secondo, ma è possibile fornire fino a quattro flussi su un singolo dispositivo, il che significa un massimo di 14 gigabit al secondo. In realtà non vedrete mai simili picchi. Ciò che è importante nel Wi-Fi 6 non è infatti solo la massima velocità su carta, ma prestazioni reali più veloci nel tipo di reti che vediamo oggi con molti dispositivi connessi e molte interferenze.

Non sapremo davvero quanto il Wi-Fi 6 andrà veloce finché non ci saranno molti prodotti compatibili da testare, ma stime prudenti dicono che in una rete piena di dispositivi Wi-Fi 6 dovrebbe essere in grado di fornire quattro volte (e forse di più) la larghezza di banda rispetto a una rete Wi-Fi 5 con gli stessi dispositivi connessi.

Quando arriveranno i prodotti Wi-Fi 6?

Lo standard Wi-Fi (802.11ax) dovrebbe essere ratificato dall’IEEE nel 2019, ma, come nel caso delle precedenti versioni Wi-Fi, si tratta di una pura formalità. Non è un caso se Asus, Netgear e TP-Link hanno già annunciato i loro primi router Wi-Fi 6, alcuni dei quali sono già in commercio (la maggior parte è però atteso nel primo semestre dell’anno).

Apple adotterà il Wi-Fi 6?

Apple non è mai rimasta indietro rispetto allo stato dell’arte nelle tecnologie Wi-Fi, ma non è altrettanto semplice saltare a bordo di standard non ancora “approvati” ufficialmente. L’azienda di Tim Cook non produce più i propri router AirPort, ma non è affatto irragionevole aspettarsi che i MacBook e persino i dispositivi iOS nel 2019 supporteranno il Wi-Fi 6.

Non sappiamo ancora se Apple utilizzerà il nuovo schema di numerazione in iOS, magari mostrando i numeri delle reti Wi-Fi nella barra di stato o nelle impostazioni di connessione Wi-Fi. Sarebbe in ogni caso una buona idea, in quanto renderebbe più facile per gli utenti sapere quali sono le reti più desiderabili a cui connettersi. Se Apple implementasse una cosa del genere, potremmo trovarla probabilmente in iOS 13 più che come aggiornamento di iOS 12.