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Lundi, 26 Février 2024 08:00

Novità Fringe Benefit 2024: ampliate soglie e categorie



La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto significative modifiche alle disposizioni sui fringe benefit, con un innalzamento delle soglie di esenzione e l'inclusione di nuove categorie di spesa coperte. Scopriamo tutti i dettagli di queste novità e come impatteranno sui redditi dei lavoratori dipendenti.


Nelle politiche di welfare aziendale è ormai consuetudine retribuire i lavoratori dipendenti anche con il riconoscimento di benefit quali la concessione di telefoni, autovetture aziendali, assicurazioni sulla vita, ecc. Nel concedere questi benefit al dipendente occorre tuttavia prestare attenzione al loro eventuale cumulo; al superamento di determinati limiti l’intero valore complessivo dei benefit diventa totalmente imponibile fiscalmente.

Soglie di Esenzione Incrementate

L'art. 1, comma 16 della Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 ha aumentato le soglie di esenzione per l'assegnazione dei fringe benefit per il 2024, riducendo anche le disparità tra lavoratori con e senza figli. La soglia per i dipendenti senza figli a carico è stata elevata a 1.000 euro (anziché 258,23 euro) mentre per i dipendenti con figli a carico è stata portata a 2.000 euro. Questo significa che i datori di lavoro potranno assegnare tali benefit senza incidere sul reddito del lavoratore, includendovi nuove tipologie di spesa come il rimborso di quelle per utenze domestiche e l’affitto.

La nuova disposizione si applica a tutti i datori di lavoro, che siano imprenditori, professionisti o enti non commerciali, sia nel settore pubblico che privato. I fringe benefit possono essere assegnati a dipendenti con contratto subordinato e parasubordinato.

La presenza di figli a carico andrà considerata verificando la situazione al 31 dicembre 2024.

Il datore di lavoro può assegnare i fringe benefit senza formalità particolari, anche al singolo dipendente e non necessariamente alla generalità, o a categorie specifiche, di essi.


Benefici ammissibili e nuove categorie di spesa

Come accennato il nuovo regime di esenzione comprende non solo beni e servizi in natura, fruibili attraverso buoni acquisto, ma anche somme di denaro erogate o rimborsate dal datore di lavoro per bollette di acqua, luce, gas, spese per l'affitto e interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Per quanto riguarda l'anticipo o il rimborso delle spese per le utenze domestiche, la Circolare n. 35/2022 afferma che l'esenzione si applica alle bollette relative a immobili adibiti a uso abitativo di proprietà o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai familiari. Non viene menzionato il titolo in base al quale l'immobile è occupato, né la qualificazione come residenza o domicilio del dipendente, del coniuge o del familiare.

È essenziale che il bonus bollette sia concesso solo per spese effettivamente sostenute dal dipendente, coniuge o familiare..


Modalità di fruizione dei benefit

Il datore di lavoro può assegnare i fringe benefit senza particolari formalità, e il dipendente può godere dell'esenzione entro i limiti stabiliti. Il limite di 2.000 euro si applica solo se il lavoratore dichiara al datore di lavoro di averne diritto, fornendo il codice fiscale dei figli.

L'esenzione di 2.000 euro può essere concessa a ciascun genitore con un figlio fiscalmente a carico, anche in presenza di un solo figlio, purché sia fiscalmente a carico di entrambi i genitori, permettendo di conseguenza di ricevere un totale di 4.000 euro annui di fringe benefit esenti per il nucleo familiare.


Benefici ammissibili e oneri documentali

Per quanto riguarda le utenze domestiche, affitto e interessi sul mutuo, il datore di lavoro deve acquisire documentazione idonea che attesti l'utilizzo delle somme erogate. Questa documentazione potrebbe includere fatture, contratti di locazione o mutuo e una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del dipendente, con il quale attesti le informazioni necessarie ad identificare le spese.

Al fine di evitare che si fruisca più volte del benefit il datore di lavoro deve anche acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del dipendente, attestante che le medesime utenze non siano già state oggetto di richiesta di rimborso, totale o parziale, presso lo stesso datore di lavoro o presso altri.


Durata della misura e tassazione in caso di superamento dei limiti

La nuova esenzione è valida solo per il periodo d'imposta 2024, con la possibilità di assegnare benefit fino al 12 gennaio 2025, secondo il principio di cassa allargato. In caso di superamento dei limiti di esenzione, si applicherà la tassazione ordinaria integrale dei valori assegnati al lavoratore.


Lo Studio Giacomobono & Partners rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.



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