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Martedì, 08 Febbraio 2022 09:00

Organizzare il lavoro - il lavoro organizzato - 3ª parte



Continuiamo la nostra rubrica sull’organizzazione del lavoro, con un’elencazione di alcuni dei principi cardine su cui basare le nostre azioni quando ci occupiamo di organizzazione.


Il nostro contributo, come è ben chiaro, non punta a dare soluzioni “adattabili” a priori; non ha l’ambizione di dare ”formazione” nel senso più nobile. Cerchiamo di stimolare ciascuno ad approfondire le diverse tematiche, anche arricchendo le proprie competenze, se necessario, e ad approcciare l’argomento, in modo il più possibile “interdisciplinare” ed “umano”.

Qualcuno più autorevole di noi, ha cercato di metter giù un’ elencazione di alcuni dei principi cardine, su cui basare le nostre azioni, quando ci occupiamo di organizzazione; cerco di renderli più immediati e di facile lettura:

1. Riflettere bene e scegliere sempre la struttura organizzativa più adatta alle vs. esigenze; pronti a modificarla perché non è e non deve essere statica, ma dinamica (non confusionaria e approssimativa, però!);

2. Curare con attenzione la pianta organica, i ruoli chiave e le mansioni legate ad ogni ruolo;

3. Ricordare sempre che “il potere si esercita attraverso la delega” intendendo con ciò dire che, un bravo “capo” deve sempre saper delegare ai suoi collaboratori, ciò che è corretto e possa dare frutto, stimolandoli e fornendogli gli strumenti necessari affinché operino al meglio;

4. Essere sempre pronti e indirizzati verso l’innovazione di processi e procedure; che tutto sia ben definito ed ispirato all’efficienza;

5. Creare strumenti di controllo e definire dei KPI chiari e concreti;

6. Impostare strumenti di comunicazione, di coordinamento e rendicontazione, efficienti e tecnologicamente avanzati;

7. Nello stabilire gli obiettivi individuali e collettivi, coinvolgere i colleghi responsabili di funzione, affinché questi “non calino dall’alto” e siano condivisi in via generale e sotto il profilo operativo;

8. Creare un sistema incentivante equo, che non premi sempre e solo l’eccellenza ma sia anche strumento di stimolo a migliorare e migliorarsi;

9. Porre sempre attenzione ai carichi di lavoro ordinari e di picco, gestendo con equilibrio e buon senso le priorità;

10. Perseguire sempre e con convinzione il miglioramento, sia a livello complessivo che individuale, investendo su tecnologie e formazione.


Ci piace chiudere questa breve dissertazione, ricordando una frase che dovrebbe ben ispirare chi ricopre ruoli di responsabilità e coordinamento:

“Spesso giudichiamo l'inefficienza degli altri, dimenticandoci delle nostre incapacità e sconfitte.”.



Massimo Martino
Consulente del Lavoro, si occupa da sempre di Amministrazione e Gestione delle risorse umane. Ha anche significative esperienze come Manager, sempre nel settore dei servizi alle imprese, che sono un valore aggiunto per i nostri clienti.



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