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Venerdì, 16 Settembre 2022 09:00

Accertamento di maggior reddito e presunzione di distribuzione di utili extracontabili



La Cassazione ribadisce nuovamente il principio secondo cui l'accertamento di maggior reddito in una società a ristretta base societaria implica la presunzione di distribuzione di utili extracontabili pro-quota in capo ai soci.

Con l’Ordinanza n. 25322 del 25 agosto 2022 la Corte di Cassazione ribadisce che, in caso di società a ristretta base societaria, l’accertamento di maggior reddito, a prescindere se sia determinato dal riscontro di ulteriori ricavi o dal disconoscimento di costi indeducibili, comporta la presunzione di distribuzione di utili extracontabili in capo ai soci.

L’Ordinanza arriva a seguito di un ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una sentenza della CTR, che aveva disposto l’annullamento di un avviso di accertamento, con cui l’Ufficio aveva accertato un maggior reddito in capo alla società, e applicato la presunzione di distribuzione pro-quota in capo ai soci, stante la ristretta base societaria.

In particolare l’avviso riguardava il disconoscimento di parte delle spese dedotte dalla società e il conseguente maggior reddito, che vista la ristretta base partecipativa si presume distribuito ai soci.

La Corte pertanto ribadisce che, sia in presenza di ulteriori ricavi, sia in presenza di costi fittizi o indeducibili, il reddito d’impresa effettivo conseguito risulta maggiore e si presume sia stato distribuito, nel corso del medesimo esercizio, ai soci.

Resta salva la facoltà per gli stessi soci accertati di fornire la prova contraria, costituita dal fatto che i maggiori ricavi non siano stati distribuiti perché accantonati dalla stessa società ovvero da questa reinvestiti.


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