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Mercoledì, 06 Novembre 2024 08:00

Nuovo regime IVA per gli enti non commerciali: da esclusione a esenzione - 1ª parte


Dal 1° gennaio 2025, importanti cambiamenti nel regime IVA per gli enti non commerciali. Approfondiamo gli effetti del passaggio dall'esclusione all'esenzione IVA e come influenzerà le attività associative e quali nuovi obblighi fiscali dovranno affrontare le associazioni sportive, sociali e culturali.

A partire dal 1° gennaio 2025, gli enti non commerciali passeranno dal regime di esclusione IVA a quello di esenzione, rendendo alcune attività imponibili. L’obiettivo di questo cambiamento è allineare la normativa italiana a quella comunitaria, come richiesto dalla Commissione Europea, che ha avviato una procedura di infrazione (n. 2008/2010) contro l’Italia per il mancato rispetto delle direttive europee. Il governo italiano, in risposta a queste critiche, ha inserito modifiche nel Decreto Legge n. 146 del 2021, la cui entrata in vigore, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2024, è stata posticipata al 1° gennaio 2025 tramite il Decreto Milleproroghe (DL 215/2023).

Principali cambiamenti per gli enti associativi a partire dal 2025

  1. Passaggio dal regime di esclusione a esenzione IVA:
    La modifica principale riguarda l’introduzione del regime di esenzione. Mentre prima alcune attività erano escluse dall’IVA, dal 1° gennaio 2025 queste saranno esenti, rendendole comunque soggette all’IVA ma senza possibilità di detrarre l’imposta sugli acquisti correlati.

  2. Requisito di stretta connessione per le cessioni di beni:
    Le cessioni di beni effettuate dagli enti associativi dovranno dimostrare una "stretta connessione" con le prestazioni di servizi per beneficiare dell'esenzione IVA.

  3. Nuovo regime per le associazioni sportive dilettantistiche:
    Le associazioni sportive dilettantistiche potranno applicare l'esenzione IVA solo per le prestazioni strettamente connesse con la pratica sportiva e l’educazione fisica. Altre cessioni di beni saranno invece imponibili.

  4. Ampliamento dell’esenzione per le manifestazioni propagandistiche:
    L'esenzione IVA per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in occasione di manifestazioni propagandistiche sarà estesa a tutte le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona;

  5. Modifiche per la somministrazione di alimenti e bevande:
    Le associazioni di promozione sociale potranno somministrare alimenti e bevande in esenzione IVA solo agli indigenti; le somministrazioni a soci e non soci saranno invece imponibili.

Struttura del nuovo regime IVA per gli enti non commerciali

Dal 1° gennaio 2025, le attività degli enti non commerciali si divideranno in “attività esenti” e “attività imponibili”.

Attività esenti

  • Prestazioni di servizi e cessioni di beni strettamente connesse effettuate verso i soci, in linea con le finalità istituzionali delle associazioni politiche, sindacali, culturali, religiose, assistenziali, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica.
  • Prestazioni connesse alla pratica sportiva o educativa da parte delle associazioni sportive dilettantistiche, rivolte a persone o associazioni impegnate nelle stesse attività.
  • Cessioni di beni e prestazioni di servizi durante manifestazioni propagandistiche organizzate a fini esclusivi dell’associazione.
  • Somministrazione di alimenti e bevande agli indigenti da parte delle associazioni di promozione sociale.

Attività imponibili

  • Servizi e cessioni di beni non strettamente connessi, erogati a soci, anche se in linea con le finalità dell’associazione.
  • Servizi e cessioni di beni, anche strettamente connessi, erogati a non soci.
  • Cessioni di beni effettuate da associazioni sportive dilettantistiche.
  • Vendita di pubblicazioni ad associati, da parte di associazioni politiche, sindacali, religiose, culturali e sportive.
  • Somministrazione di alimenti e bevande a soci e non soci da parte delle associazioni, incluse le associazioni di promozione sociale.

Impatto per gli enti associativi

Questi cambiamenti aumenteranno la complessità fiscale per gli enti associativi, rendendo necessaria una revisione delle attività per garantire conformità alle nuove disposizioni IVA.


Seguirà un secondo articolo di approfondimento sull'impatto che queste modifiche avranno in particolare sulle Associazioni Sportive Dilettantistiche, da un punto di vista operativo.


Lo Studio Giacomobono & Partners è a disposizione di chiunque volesse approfondire l'argomento.