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Mercoledì, 29 Giugno 2011 08:00

Roma: Stati Generali del Management Consulting - Rapporto 2010 - 2011

L'industry della consulenza in Italia si è data ieri appuntamento a Roma presso la sede della Confindustria. Presentata la seconda edizione della ricerca sul settore svolta dall'Osservatorio ASSOCONSULT con la collaborazione dell'Università di Tor Vergata. 

Un mercato di 16.400 imprese, che occupa 33.800 addetti ed esprime un fatturato complessivo pari a poco più di 3 miliardi di euro, dando un contributo al PIL nazionale pari allo 0,20%. Questi, in sintesi, i dati macro emersi dalla ricerca ai quali aggiungiamo che si è rilevata una contrazione dell'1% rispetto al 2009, ma anche un'aspettativa di crescita del 9% per il 2011. Ne scaturisce un'Italia fanalino di coda, assieme alla Spagna, rispetto ai paesi dell'Unione Europea analizzati dalla ricerca della FEACO, dalla quale risultava che il contributo del Management Consulting al PIL EU è pari al 0,45% con una produttività per professional di 181 mila euro di fatturato (contro i 112 mila euro dell'Italia).

Un mercato molto frammentato, dove le grandi società, quelle con oltre 50 addetti, operano in modo prevalente con i grandi gruppi: il 49% dei ricavi proviene da clienti con fatturato superiore ai 500 milioni di euro. Hanno una presenza dominante nel settore terziario (67% del fatturato), in particolare nei servizi finanziari, nelle telecomunicazioni e nei media. Sviluppano i propri servizi di consulenza in maniera prevalente nelle aree funzionali dell'impresa, quali l'ICT, le operations e il marketing/vendite (33% del fatturato) e nell'area amministrativa (31 % del fatturato). La consulenza più strettamente strategica pesa per circa il 24% della loro attività.

Le medie società di consulenza (10 - 49 addetti) si trovano a coprire in maniera abbastanza distribuita tutte le diverse classi dimensionali di imprese clienti. Hanno comparativamente una presenza molto maggiore nel settore pubblico e nella sanità (il 21 % dei ricavi contro una media Italia del 14%). Hanno una fortissima focalizzazione nella consulenza organizzativa, inclusa la formazione (circa il 50% del fatturato).

Le Piccole imprese di consulenza (3 - 9 addetti) si rivolgono in maniera prevalente alle PMI: il 57% dei loro ricavi proviene da clienti con fatturato inferiore ai 50 mln euro. Coprono in maniera abbastanza distribuita tutte le diverse aree della consulenza, da quella organizzativa (34%) a quella strategica (22%).

Le micro imprese di consulenza (con 1 o 2 addetti) operano in maniera prevalente con le PMI: il 62% dei loro ricavi proviene da clienti con fatturato inferiore ai 50 mln euro. Hanno una importante presenza nel settore manifatturiero (quasi il 50% del loro fatturato). Hanno una forte focalizzazione nella consulenza organizzativa ed alle risorse umane, inclusa la formazione (circa il 40% del fatturato).

Uno sguardo ai settori maggiormente serviti. Tra le imprese private, il cui impatto ammonta all'86% del fatturato, spiccano il terziario con il 56% ed il manifatturiero con il 42%. Solo poco meno del 14% è richiesto dalla Pubblica Amministrazione, di cui il 52% sono consulenze rivolte alle amministrazioni locali.

La pubblicazione integrale del rapporto è prevista per la fine dell'estate. 

Fonte / Source:

Assoconsult - www.assoconsult.org

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