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Martedì, 28 Febbraio 2012 08:21

Email marketing: italiani grandi utilizzatori di newsletter e strumenti social.

Pensavate che l’email fosse morta? Niente affatto, la posta elettronica è viva e vegeta ed è a tutt’oggi uno degli strumenti più utilizzati dal web marketing, tanto da inaugurare una nuova frontiera, insieme ai social network e alle newsletter.

È quanto emerge dalla terza edizione europea dell'Email Marketing Consumer Report 2011, ricerca di Contact Lab (agenzia specializzata in soluzioni di email e digital marketing), presentata al Forum della Comunicazione Digitale di Milano e basata sull’utilizzo della posta elettronica tra gli utenti Internet. Gli internauti italiani sono al primo posto. Lo studio ContactLab ha analizzato il rapporto che intercorre tra email marketing, social network e acquisti online attraverso lo studio di un campione di utenti web, pari a più di 157 milioni di persone, in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Oramai si sa, lo scenario che condiziona le attività in rete diventa sempre più vasto, vuoi per il crescente utilizzo di dispositivi mobile come smartphone e tablet, vuoi per fenomeni come quelli dei social network o dei gruppi d’acquisto online che hanno modificato radicalmente il comportamento di molti utenti del web. Molto significativo è l'approfondimento Email & social Network della stessa ricerca, da cui emerge l'uso diffusissimo della posta elettronica.

Italiani “newsletter dipendenti”- Particolarmente interessanti sono i dati relativi alle abitudini degli italiani, in prima fila per quanto riguarda l’utilizzo della posta elettronica. Ci sono ben 63 milioni di caselle di posta attive, cioè 2,5 a testa (rispetto alla popolazione attiva), 22 le email ricevute ogni giorno per ogni indirizzo, con oltre 700 milioni di messaggi scambiati. A livello europeo, la situazione non è molto differente. Nei cinque Paesi (inclusa l'Italia) gli indirizzi di posta sono in totale 360 milioni, con un volume totale di email che supera i 5 miliardi: ogni utente ne ha mediamente più di due, e non solo per separare lavoro da vita privata. E qui si inserisce l’importanza delle newsletter. In che modo? Pensate che c’è un 7% di utenti che apre account di posta dedicati esclusivamente alla ricezione delle newsletter. Ogni utente è iscritto in media a 5 newsletter, ma in Italia il numero sale a ben 8. I domini di posta più utilizzati sono Hotmail (il 58% ne ha almeno una casella), seguito da Gmail (38%) e Yahoo (36%).

Quali sono gli argomenti più gettonati nelle newsletter? Al primo posto ci sono i viaggi e il tempo libero (38% di chi è iscritto ad almeno una newsletter, in Italia il 42%). Seguono le offerte di lavoro (33%), salute e benessere (32%), tecnologia e informazione di attualità. Iscriversi a una newsletter è molto semplice, spiega ContactLab nella ricerca, ma altrettanto facile, per il 69% del campione, è chiedere la cancellazione del proprio indirizzo. Se si perde interesse per il contenuto della newsletter, il 36% la segnala come spam, mentre ben il 60% cancella i messaggi senza neanche aprirli.

La conversione all’acquisto- Positivo è anche il dato relativo alla conversione all'acquisto. Il 56% degli utenti intervistati ha effettuato un acquisto online partendo direttamente dal messaggio ricevuto in newsletter, percentuale che aumenta se l’email conteneva offerte promozionali (63%) e se proveniva da gruppi di acquisto (Groupon, Letsbonus, etc.), a cui è iscritto un europeo su due.

La condivisione- E’ qui che hanno origine le prime criticità. In base ai dati della ricerca, sul fronte europeo, solo il 25% del campione ha condiviso almeno una volta con amici e conoscenti i contenuti delle newsletter ricevute. Il 75% non condivide perché non ritiene interessante farlo (53%) e non sono solo i giovanissimi: il 24% di questi utenti ha più di 55 anni. E poi perché non sa come farlo (15%) o, nell’8% dei casi, perché mancano strumenti automatici per condividerle. Ma chi ha condiviso, come ha fatto? Inoltrando la mail ai propri contatti, condividendola sui Social Network o attraverso la funzionalità “segnala ad un amico”. E il nostro Paese che rapporto ha con la condivisione? In Italia, quello che conta è l’offerta presente in newsletter e il contenuto, che deve essere interessante. Se sono presenti questi due elementi, l’email verrà condivisa. Se ci sono poi sconti e promozioni, allora la condivisione avverrà di sicuro. Ma chi è che condivide? Le donne ovviamente: più di sei iscritti su dieci ad almeno una newsletter che hanno effettuato questa operazione è di sesso femminile.

Gli strumenti social- In Italia sembra esserci una maggiore predisposizione per la condivisione attraverso i Social Network. Gli italiani sanno usare bene gli strumenti social e ciò è dimostrato dal fatto che solo un utente su dieci riconosce di non sapere come fare per condividere contenuti. Inoltre, rispetto allo scorso anno, l’Italia è migliorata notevolmente. Mentre in Spagna, la percentuale di utenti che ammette di non condividere contenuti perché non è capace di farlo resta al 21% e in Inghilterra al 19%, nel Belpaese è scesa dal 21% al 14%.

Inoltre, è emerso che il 26 % degli utenti italiani si è registrato alle newsletter attraverso i form delle pagine fan su Facebook. Questo è un aspetto molto interessante che dimostra quanto ancora questo social network costituisca uno strumento essenziale per il business di tante aziende a caccia di nuovi potenziali clienti. Come afferma poi Massimo Fubini, AD di ContactLab, “è un dato interessante che dimostra come l’Italia sia una grande utilizzatrice di strumenti social. Sfruttando la complementarietà tra email e social network si possono quindi creare ulteriori occasioni di dialogo con i propri contatti”. Infatti, per rendere realmente efficace una strategia integrata cosa importante da fare è prestare attenzione a dettagli che non sono affatto banali, come facilitare la condivisione dei contenuti. Spesso gli utenti non condividono un messaggio perché, come abbiamo detto, all’interno della newsletter non sono previsti bottoni per la condivisione automatica o, se anche ci sono, non è sempre chiaro come utilizzarli.

Devices mobili- Il nostro Paese è in prima fila anche per quanto riguarda l’utilizzo di devices mobili. In totale nei paesi analizzati, un utente internet su cinque consulta abitualmente la posta elettronica tramite dispositivi mobili, ma l’uso degli smartphone è un’abitudine tutta italiana: nel 2011 quasi un italiano su tre (29%) ha letto la posta sul suo cellulare, in aumento rispetto al 2010 (18%).

Per le aziende che fanno uso di email marketing per raggiungere e colpire i propri clienti, i quali sono maturi, consapevoli e sanno muoversi sempre meglio in rete, è molto importante la pertinenza, inviare il messaggio giusto al momento giusto e alla persona giusta, spiega ancora Fubini. E’ meglio spedire meno messaggi, ma più pertinenti e con un reale valore aggiunto.

Scarica e leggi l’estratto “European Email Marketing Consumer Report 2011" - ContactLab.