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Giovedì, 01 Marzo 2012 08:21

L'Italia impiega meno dell'11% delle risorse europee destinate

Il nostro Paese riesce a percepire meno dell’11% dei finanziamenti messi a disposizione dall’Unione europea. In termini assoluti l’Italia si aggiudica solamente 5 miliardi di euro a fronte dei 48 miliardi potenzialmente destinati ad oltre centomila operazioni finanziabili.
 

Si tratta di settori fondamentali per la crescita del territorio e della società che vanno dall’istruzione all’energia, dai trasporti alla cultura, dall’ambiente alla sanità.

È una cifra, evidentemente, del tutto insoddisfacente e che va letta sotto la luce della scarsa informazione e formazione in merito alle attività svolte dalla Comunità per i singoli Paesi membri, i quali fanno uno sforzo economico non indifferente per parteciparvi.

Per la verità bisogna dire che la responsabilità non è solo di chi negli enti locali è preposto alla ricerca e all’aggiudicazione di queste risorse finanziarie, in quanto anche nei piani più “alti” c’è una responsabilità evidente. Triste esempio ne è la “rinuncia”, chiamiamola così,  ai finanziamenti del fondo di garanzia europeo predisposto per i Paesi in difficoltà con risorse non utilizzate, per soli tre voti di europarlamentari italiani assenti, infatti, non si è raggiunto il numero minimo.

Ma a prescindere da questi episodi, c’è anche un problema di idee, preparazione e volontà. Per fare fronte alla questione sono stati organizzati sul territorio nazionale dal Dipartimento Politiche Europee, con la collaborazione dell’Istituto Europeo di Pubblica amministrazione (EIPA), della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL), dall’Enterprise Europe Network (EEN) e da Europe Direct, una serie di incontri informativi e formativi dell’attività di erogazione di fondi dell’Ue.

Nel corso di questo anno verranno organizzati 13 seminari e saranno coinvolte molte Regioni italiane. Interessate all’evento di informazione formazione saranno l’Emilia Romagna, la Sicilia, il Lazio, il Molise, la Campania, la Toscana, le Marche, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, la Calabria, la Basilicata e l’Umbria. 

Gli incontri si apriranno a Perugia nei giorni dell’8 e il 9 marzo, nel Palazzo della Provincia e terminerà il prossimo novembre a Bologna.

I seminari saranno strutturati in due giornate di lavoro. Ci sarà una prima giornata in cui verrà affrontato il modulo relativo alla parte informativa delle politiche comunitarie e del ciclo finanziario 2007/2013 e dei  fondi erogati dalla Commissione europea a gestione diretta. La seconda giornata sarà dedicata agli aspetti più pratici ed operativi, per individuare i soggetti interessati alla predisposizione della progettazione.

I corsi sono aperti a tutti: cittadinanza, imprese, università, Ong, Enti locali, altri enti pubblici e a tutti coloro che in genere sono interessati.

Per sapere il calendario degli appuntamenti ed avere ulteriori informazioni, è possibile farlo attraverso il sito del Dipartimento politiche europee dei Finanziamenti diretti della Commissione europea; per partecipare al seminario bisogna compilare la scheda di registrazione e inviarla online al portale della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale.