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Giovedì, 19 Aprile 2012 08:21

Boom dei lettori sul Web: in tre anni +50%





Fieg: utenti a quota 6 milioni. In aumento anche i ricavi da attività online, ma resta ancora limitata l'incidenza sul fatturato globale.

Cresce il numero degli italiani che leggono i giornali, ma sono sempre di più quanti preferiscono la versione online. Lo rileva il rapporto Fieg sulla stampa nel 2009-2011, basato su rilevazioni Audiweb, secondo cui "le vendite sono in calo, ma la gente non rinuncia a leggere il giornale". Internet, quindi, si è rivelato una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori. Nel dettaglio, dal 2009 al 2011, il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%.

“Internet si è rivelato una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori”, spiega la Federazione editori. Tra il 2009 e il 2011, il numero complessivo di utenti attivi sul web in un giorno medio è passato da 10,4 a 13,1 milioni, con un incremento del 26%: in parallelo, il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%. La percentuale di utenti di siti web di quotidiani sul totale dell'utenza nel giorno medio era del 38,3% nel 2009; nel 2011 è salita al 46,8% e, verosimilmente, quest'anno supererà la soglia del 50%. Le rilevazioni Audiweb - prosegue il rapporto - sono confortate anche da quelle dell'Istat che, nel Report su “Cittadini e nuove tecnologie” dello scorso dicembre, ha rilevato che tra le persone di 6 anni e più che hanno utilizzato internet nel 2011, il 51% lo ha fatto per leggere o scaricare giornali e riviste. Nel 2010 erano il 44%. La lettura di giornali online è un'applicazione superata soltanto dalle comunicazioni di posta elettronica (80,7%) e dall'e-commerce (68,2%).

Un peso maggiore del digitale la Feg lo rileva anche nella struttura dei ricavi dove perdono importanza quelli pubblicitari (dal 48,9% del 2008 al 46,7% del 2010). Sono inoltre in diminuzione i ricavi da vendite in abbonamento, con una dinamica che nel 2010 (-5,9%) è stata maggiore dei ricavi complessivi (-4,5%). In calo anche i collaterali (-27,8% nel 2010), mentre sono in forte crescita i ricavi da attività online (38,8% nel 2010 e 32% nel 2011), anche se in valori assoluti l'incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%).