Stampa « Categoria: News

Martedì, 24 Luglio 2012 11:48

Congressisti under 30: cosa vogliono da un evento e come vorrebbero che fosse






Brevi, strutturati, divertenti, che coinvolgano direttamente e che, soprattutto, portino un beneficio personale: così dovrebbero essere gli eventi secondo i 2.000 delegati tra i 18 e i 30 anni.

Intervistati dall’associazione americana Professional Convention Management Association (PCMA) per capire quali sono i format di evento preferiti dai cosiddetti Millennials, le nuove generazioni under 30. Dalla ricerca What the Millennial generation prefers in their meetings, conventions and events realizzata dalla PCMA Education Foundation sono emerse diverse interessanti indicazioni, utili per chi commissiona o organizza un evento che prevede la partecipazione dei delegati più giovani.

Che cosa è importante per i Millennials
La prima serie di domande ha riguardato come i giovani vorrebbero che fosse un evento: quali caratteristiche, cioè, reputano importanti. I punteggi di gradimento più alti sono andati agli eventi che coniugano formazione e divertimento, stimolano il coinvolgimento diretto personale e portano un valore aggiunto ai partecipanti. Gli under 30 vogliono comunque eventi brevi e ben strutturati. Poco importante appare la sostenibilità ambientale degli eventi e, sorprendentemente, anche la possibilità di twittare in diretta per porre domande ai relatori. I giovani si sentono infatti capaci di interagire di persona e preferiscono perciò approfittare dei momenti di networking per inteloquire direttamente.

Perché i Millennials partecipano a un evento
Quanto ai motivi che spingono i giovani a decidere di partecipare a un evento, al primo posto c’è la possibilità di fare networking e di trovare occasioni di lavoro e carriera. Poi, in seconda battuta, un'offerta formativa stimolante e un programma sociale ricco e divertente. I giovani sono però anche molto pragmatici e valutano con attenzione l'esistenza di incentivi e premi collegati agli eventi nonché la possibilità di accedere, tramite gli eventi, a finanziamenti e borse di studio. Organizzare un evento durante il weekend ne scoraggia invece la partecipazione: le nuove generazioni sono molto gelose della propria vita privata e vogliono mantenere i propri spazi per coltivare interessi e relazioni personali. 

Il ruolo della tecnologia durante gli eventi
Gli under 30 sono utilizzatori “nativi” delle nuove tecnologie digitali – hanno cioè sempre studiato e lavorato con strumenti digitali – perciò non sorprende che al primo posto fra gli utilizzi della tecnologia negli eventi dichiarino di considerare imprescindibile l’integrazione di internet fra i canali e gli strumenti dell’evento. Anche per questo desiderano che la connessione wi-fi sia disponibile gratuitamente nella location, gradiscono essere stimolati con giochi interattivi online e attività di team building basate su strumenti tecnologici, prestano maggiore attenzione a contenuti formativi erogati puntando sull’aspetto visuale e su presentazioni ad effetto.

Tutto ciò non deve però far pensare che gli under 30 siano technology addicted, o perlomeno non completamente: alla domanda su quale canale di comunicazione preferiscano in assoluto, la maggioranza ha risposto l’incontro dal vivo, face-to-face. Solo dopo, a seguire, ci sono gli sms e le email. Le nuove generazioni amano dunque gli eventi reali più di quelli virtuali: occorre solo trovare la chiave giusta per motivarli e coinvolgerli.