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Giovedì, 17 Gennaio 2013 09:36

Viaggi incentive, comincia la ripresa: positivi i trend e le previsioni di mercato

L’incentivazione ritorna in agenda, con l’86% delle aziende che, guardando ai prossimi tre anni, prevede di aumentare l’utilizzo di viaggi motivazionali.

Inoltre, c’è meno pressione sul doverli integrare con meeting di lavoro e meno “ansia” sulla necessità di dimostrarne e quantificarne i ritorni. Buone notizie, dopo anni difficili in cui l’intero settore dei viaggi di incentivazione è stato messo sotto severo esame a causa della crisi economica e dei timori di ripercussioni negative sull’immagine aziendale che le spese per organizzarli avrebbero generato.

Secondo la più recente Site Index Annual Survey, l’indagine che Site, l’associazione internazionale dei professionisti dell’incentivazione, conduce per rilevare trend e statistiche di mercato, le aziende hanno ricominciato a riconoscere il ruolo positivo che i viaggi motivazionali hanno avuto nelle performance di business, ricominciando quindi a programmarli. La ricerca, pubblicata a fine dicembre, è stata condotta intervistando 122 professionisti di 22 paesi.

Ecco i trend di maggiore rilievo emersi dalla ricerca.

– La stragrande maggioranza degli intervistati (l’86%) prevede di incrementare l’utilizzo dei viaggi di incentivazione: la previsione riguarda in particolare il medio termine – cioè nei prossimi 3 anni – e meno l’immediato futuro – i primi sei mesi del 2013.

Il coinvolgimento diretto del top management nel processo decisionale relativo agli eventi di incentivazione non aumenta, anzi: sembra rimanere a livelli simili al passato o addirittura decrescere. Passato il momento più difficile, è possibile che le aziende restituiscano autonomia alle figure deputate a gestire incentivazione e motivazione.

– La maggior parte dei rispondenti concorda sul fatto che l’esigenza di misurare il ROI (ritorno sull’investimento) e/o il ROO (ritorno sugli obiettivi) degli eventi si è stabilizzata: un altro segnale che gli investimenti in motivazione non sono più sotto strettissimo controllo e non se ne deve dimostrare l’utilità in misura maggiore rispetto a quanto si faccia oggi.

– Anche l’inclusione di meeting di lavoro all’interno dei programmi di viaggi di incentivazione sembra essersi stabilizzata. Ancora una volta, il valore dell’evento di motivazione sembra riguadagnare credito presso le aziende, che si sentono quindi meno in dovere di conferire loro valore   attraverso specifici momenti di lavoro.

Piacciono le formule alberghiere all inclusive: il 62% dei rispondenti (una percentuale significativamente più alta che in passato) ha dichiarato nei prossimi 3 anni le utilizzerà con maggiore frequenza.

L’utilizzo di attività di responsabilità sociale (CSR) e misure ecosostenibili nell’organizzazione dell’evento è destinato ad aumentare, con un significativo consenso sul fatto che la domanda continuerà a crescere nei prossimi 3 anni.

Gli strumenti di incentivazione che le aziende committenti reputano più efficaci nel motivare il personale e quindi nel determinare i risultati di business sono, nell’ordine, i viaggi (considerati più motivanti del denaro), i bonus in denaro, le carte di debito e, in ultimo, forse perché poco flessibili, oggetti e merci in regalo.