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Martedì, 25 Marzo 2014 10:21

Rischio Credito: Azienda si prende beffa dei criteri di affidamento di molte multinazionali

Spesso un mancato incasso nasce da un'inadeguata conoscenza del rischio di credito, questo è veritiero in moltissimi casi ed è quello che ha coinvolto un'intera categoria merceologica.

Cosa è successo alcuni mesi fa?
 
Il Fatto:
Un'azienda presente sul mercato da cinque anni registra buoni fatturati ed utili che gli permettono di avere soddisfacenti linee di credito.
 
Tali dati strappano anche un ottimo rating alle società d'informazioni commerciali che gli assegnano un valore basso di rischio, lo stesso sui quale le aziende creditrici fondano i criteri di affidamento.
 
Nel mese di luglio inizia ad ordinare prodotti in quantità notevoli e superiori al suo normale standard, sia verso gli abituali fornitori, sia verso nuovi providers. Volumi crescenti in pochissimo tempo per circa un mese. Dilazione di pagamento concessa in 60 giorni. Ad ottobre arrivano i primi insoluti bancari ma la società debitrice risponde che c'e' stato un disguido e che avrebbe cambiato l'istituto bancario con il quale stavano lavorando. Ma dopo ulteriori dieci giorni si rendono irreperibili al  telefono e presso la loro sede operativa, facendo svanire nel nulla i prodotti e la somma da incassare, lasciando cosi alle aziende coinvolte la solita prassi del ricorso al contenzioso civile e penale.
 
E' stata la crisi che ha portato in Default l'ennesima impresa? No, è stata probabilmente una truffa concepita ad arte. Questo perché?
 
Analisi:
I bilanci degli anni passati non potevano evidenziare che il primo semestre del 2013 si era chiuso con un drastico calo di commesse, già evidente però nell'ultimo trimestre del 2012, con forti ripercussioni sull'andamento economico e sulla redditività dell'azienda. Il settore merceologico di riferimento registrava da anni un costante peggioramento nella filiera delle imprese che ne facevano parte.  Il cambio di strategia/truffa era avvenuto con la nomina di un nuovo amministratore (un mese prima della richiesta crescente di forniture) già coinvolto in passato con diversi ruoli in situazioni di dissesto aziendale. Inoltre, il personaggio ricopriva incarichi analoghi in aziende all'estero create da pochi mesi.
 
Anomalie:
• Settore merceologico con alta numerosità di default
• Richiesta di volumi elevati e crescenti in poco tempo.
• Nuovo amministratore con newco estere create da pochi mesi.
• Modifica Istituto bancario.
• Verifica esito pagamenti.
• Mancanza di una revisione del fido concesso alla modifica comportamento di spesa.
 
Singolare è anche il fatto che fino a pochi giorni fa, per alcune società d'informazioni commerciali, l'azienda risultava affidabile. Il downgrade è avvenuto solo recentemente quando gli insoluti sono diventati sofferenza bancarie.
 
Forse la truffa non  era facile da evitare ma si poteva minimizzare, infatti, le perdite registrate dalle aziende coinvolte sono molto differenti.
 
Concedere il giusto merito creditizio alle imprese e monitorarlo è sempre più complesso, esperienza e competenza fanno sempre di più la differenza.