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Venerdì, 26 Giugno 2020 15:30

Riparte l’Osservatorio Startup Intelligence: creiamo l’ecosistema per il rilancio!


Il 30 giugno si tiene il kickoff della settima edizione dell’Osservatorio in partenza a ottobre, con la partecipazione di Cristian Fracassi, CEO di Isinnova. L’emergenza sanitaria ha accresciuta la necessità di innovare. E ora spetta a imprese e startup sostenere il rilancio del sistema economico italiano.

In questo ultimo decennio le imprese hanno compreso la necessità di rinnovare i propri modelli di innovazione e questa necessità è stata fortemente accentuata dall’emergenza sanitaria in corso. Ora spetta a tutti il compito di sostenere il rilancio e sarà l’ecosistema in cui operiamo l’alleato migliore.

È quanto affermano alcuni studiosi nei loro recenti scritti. Mark J. Greeven e  Howard Yu in “In a crisis, Ecosystem Businesses have a competitive advantage” (HRB) evidenziano il “vantaggio dell’ecosistema” di aziende quali Alibaba e Amazon. Henry Chesbrough, padre dell’open innovation, in “Innovation Imperatives from Covid-19” (Forbes), sostiene che le collaborazioni aumentano i progressi dell’innovazione. In Why Now Is the Time for “Open Innovation”, Linus Dahlander e Martin Wallin (HRB) sottolineano come nell’emergenza Covid19 l’open innovation abbia ampliato lo spazio per la creazione di valore.

È questo lo spirito che guida da sei anni l’Osservatorio Startup Intelligence, il progetto di ricerca, scouting e community che sostiene le imprese nel rinnovare i propri modelli di innovazione, per avvicinarsi all’open innovation, all’ecosistema startup e favorire la cultura imprenditoriale in impresa.

In questi sei anni lo Startup Intelligence ha accompagnato oltre 80 importanti imprese nell’affrontare i nuovi modelli di innovazione e aggregato la prima e più importante community di Innovation Manager in Italia, favorendo le collaborazioni con le startup innovative analizzate con le ricerche degli Osservatori Digital Innovation.

Il 30 giugno si tiene il kickoff della settima edizione in partenza a ottobre, con la partecipazione di Cristian Fracassi, CEO di Isinnova, e la sua straordinaria esperienza di open innovation anti Covid!

Le nostre ricerche confermano la volontà di rivolgersi a un nuovo ecosistema per l’innovazione da parte delle imprese. Nei i prossimi tre anni, le oltre 200 imprese intervistate dall’Osservatorio Startup Intelligence indicano nuovi interlocutori nel panorama degli innovatori, in cui spiccano Università, Centri di Ricerca e Startup, alla stessa stregua dei tradizionali fornitori o della R&S interna.

La realtà ci dà ragione: durante l’emergenza sanitaria le startup nazionali hanno dimostrato la capacità di cambiare velocemente il proprio modello di business, come FrescoFrigo, Foorban, Wiserair, Wonderflow per citarne alcune. Altre hanno chiuso round ed exit ragguardevoli in questo difficile periodo grazie alla lungimiranza delle corporate che spingono sull’innovazione. Milkman ha chiuso un round di finanziamento per 25 milioni, guidato da Poste Italiane; AppQuality un round da 3,5 milioni; Checkout Technologies ha fatto recentemente la sua bella exit, e Campari ha acquisito il 49% di Tannico facendo un importante passo verso la sua strategia ecommerce.

Anche l’ultimo Decreto Rilancio del nostro governo riconosce il ruolo fondamentale delle startup nello sviluppo di innovazione, equiparandole a Università e Centri di Ricerca, relativamente al trattamento delle spese in Ricerca&Sviluppo.

Sono le startup, e gli imprenditori (spesso seriali) capaci di lanciare nuovi progetti, la parte di vivace della Ricerca e Sviluppo, la linfa vitale per il progresso e la crescita di ogni Paese, capaci di aggregare un nuovo ecosistema.