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Martedì, 02 Aprile 2013 09:36

Start-up: Consob, aperta fino al 30 aprile la consultazione pubblica sul crowdfunding

 

La Consob dà il via a una consultazione pubblica sul crowdfunding, la raccolta di capitale di rischio da parte delle start-up innovative tramite portali online.

In linea con le indicazioni contenute nel decreto-legge Crescita bis, alla Consob spetta infatti il compito di emanare la disciplina regolamentare di attuazione della norma per favorire l’accesso al pubblico risparmio da parte delle start-up tramite il web. La consultazione rimarrà aperta fino al 30 aprile.

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Obiettivo della proposta di regolamento

Alla luce della preconsultazione di mercato sul regolamento per favorire la nascita di nuove imprese innovative, avviata dall'Authority a fine gennaio, la proposta della Consob si propone di agevolare l’attività dei gestori dei portali online volti a sviluppare il crowdfunding. Allo stesso tempo, il regolamento mira a garantire ai piccoli risparmiatori che aderiscano alle iniziative di crowdfunding un livello di tutela sostanzialmente equivalente a quello assicurato alla clientela retail dagli intermediari autorizzati alla prestazione di servizi di investimento.

Contenuti del documento

Gli obblighi e le indicazioni presenti nella proposta di regolamento riguardano in primo luogo i gestori dei portali, soprattutto con riferimento agli obblighi informativi nei confronti del pubblico in merito alle offerte relative alle singole start-up, al fine di consentire l’assunzione di consapevoli scelte di investimento.
Inoltre, la proposta disciplina le misure che i gestori devono assicurare nella fase di raccolta degli ordini dagli investitori e di successiva trasmissione agli intermediari autorizzati.
Presenti anche specifiche indicazioni in merito ai presidi di controllo MiFid - previsti dalla Markets in Financial Instruments Directive (direttiva 2004/39/CE) - a tutela degli investitori, affinché trovino applicazione nella fase in cui gli intermediari, banche e imprese d’investimento, eseguano gli ordini trasmessi dai gestori dei portali.
Infine, per contenere gli oneri amministrativi a carico dei gestori, la proposta prevede la completa dematerializzazione dei flussi informativi relativi ad autorizzazioni e vigilanza.

Per quanto riguarda i clienti retail, il regolamento prevede da un lato che l’offerta sia sottoscritta per almeno il 5% da particolari categorie di investitori professionali, e dall’altro che – in caso di passaggio di controllo di una start-up – i sottoscrittori di minoranza abbiano, per un periodo individuato nello statuto, diritto di recesso dalla società ovvero il diritto di vendere le proprie partecipazioni alle stesse condizioni alle quali viene trasferita a terzi la partecipazione di controllo.

Le osservazioni relative al documento di consultazione possono essere inviate entro fine aprile.