Stampa « Categoria: News

Giovedì, 18 Aprile 2013 09:36

Social media, come si comportano gli utenti italiani: 5 profili di cui i brand devono tenere conto

Si possono suddividere in 5 tipologie, ognuna delle quali ha aspettative specifiche riguardo alla propria interazione con i brand.

Sui social network, nelle community, sui blog: ci sono i compagnoni, i dialogatori, i pratici, gli emotivi e perfino gli egomaniacali. Gli utenti del web, e in particolare quelli dei canali social, non sono tutti uguali e i brand devono sapere segmentare i profili dei propri utenti per poterli “attivare” ognuno secondo le proprie caratteristiche e il proprio comportamento online.

I 5 profili degli utenti social italiani sono stati stilati da Duepuntozero Doxa, società di ricerca digitale che nei giorni scorsi ha presentato, a una platea di 50 aziende, l’edizione 2013 di Italia 2.0, la ricerca che conduce dal 2009, con 3mila interviste l’anno, sull’utilizzo che gli italiani fanno dei social media e sulle loro aspettative nei confronti delle inizative social dei brand.

Ecco i 5 profili di utenti social identificati dalla ricerca:

Social fun
Sono il 33% degli utenti e potrebbero essere definiti “compagnoni”: frequentano i social media perché amano trascorrere del tempo in compagnia (seppure virtuale) di altri e divertirsi. Sono attratti dagli aspetti ludici delle attività di brand.

Practical
Rientra in questo profilo il 17% degli utenti: sono pragmatici e si aspettano che i brand si rivolgano loro con iniziative concrete e informazioni autentiche da utilizzare a proprio beneficio.

Emotional
Gli emotivi sono circa il 14% del totale. Sono mossi dalle emozioni e nelle interazioni con i brand cercano soprattutto un’esperienza valoriale.

Brand peer
Sono i dialogatori per eccellenza e vogliono interloquire con il brand in maniera paritetica, mirando a una relazione di mutuo valore e collaborazione. Costituiscono il 21% degli utenti social.

Egomaniac
Hanno bisogno di essere al centro dell’attenzione e vogliono emergere per contribuire a sviluppare (e se necessario cambiare) il brand affinché i prodotti siano in linea con i loro bisogni. Rientra in questo profilo il 15% degli utenti.

Una volta comprese le caratteristiche di queste tipologie, i brand possono profilare i propri utenti e progettare attività e contenuti che ne soddisfino le esigenze. La ricerca di Duepunto zero Doxa si spinge anche oltre, cercando di delineare, più in generale, come gli utenti si muovono sui vari canali e con quali obiettivi. La prima constatazione è che in Italia lo scenario social è piuttosto stabile: se, per esempio, nel Regno Unito Facebook risulta avere perso 600mila utenti nel 2012, in Italia invece l’81% degli utenti social, cioè circa 23 milioni di persone, ha un account Facebook, e il 71% (il 3% in più rispetto all’anno precedente) dichiara di utlizzarlo spesso.

E proprio Facebook è in Italia il principale canale di comunicazione con le aziende: metà degli utenti segue pagine ufficiali di brand: il 52% ne segue meno di 10, il 33% ne segue da 11 a 50 e il 15% ne segue più di 50. La media italiana è di ben 40 pagine brand seguite per utente. Su Facebook, l’unica criticità per i brand sono le impostazioni della privacy sui profili degli utenti, che possono impedire la condivisione dei contenuti: a oggi, il 64% condivide i contenuti del proprio profilo con gli amici, il 12% con amici di amici, il 18% con tutti e il 2% con nessuno. La ragione per cui gli utenti diventano fan delle pagine brand? La maggior parte (il 59%) lo fa per avere sconti e informazioni in esclusiva dall’azienda.

Il secondo canale social a essere utilizzato spesso (dal 60% degli utenti) è YouTube, che si è imposto come media pubblicitario di massa dove gli utenti sono esposti a contenuti di altri utenti che parlano di prodotti, ma anche a messaggi pubblicitari, pur se non sempre tradizionali: dalla ricerca risulta infatti che su YouTube il 34% degli utenti cerca spot pubblicitari del passato, il 26% parodie delle pubblicità, il 25% pubblicità del momento e il 20% pubblicità internazionali.

Ad avere registrato una crescita significativa nell’ultimo anno è Twitter: il 29% degli utenti dei canali social vi ha aperto un account, anche se a utilizzarlo spesso è solo la metà. In prevalenza, gli utenti Twitter seguono amici e conoscenti (76%), personaggi noti (56%), ma anche, in maniera sempre più consistente, aziende (il 31%, con un incremento di 20 punti percentuali rispetto all’anno precedente) allo scopo, principalmente, di tenersi aggiornati e ricevere dai brand risposte veloci.