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Martedì, 22 Ottobre 2013 10:40

Nasce l’Associazione Startup Turismo, il debutto con la proposta di ridurre le tasse al ricettivo che investe nel digitale

Il turismo digitale avanza, anche in Italia

È di pochi giorni fa la notizia della costituzione dell’Associazione Startup Turismo, che al debutto, avvenuto la settimana scorsa a Rimini in occasione di TTG Incontri, la fiera internazionale del B2B turistico, registra già 23 startup socie e altre 10 in attesa di ricevere il via libera per la membership.

La presentazione è avvenuta nell’ambito di TTG Next, la nuova area tematica che la fiera ha dedicato proprio all’incontro fra le startup del turismo e le aziende del settore: “Abbiamo deciso di dare vita a questa associazione per promuovere la creatività e l'innovazione digitale a favore dello sviluppo dell'economia turistica” commenta Stefano Ceci, presidente di Startup Turismo. “In Italia piattaforme e strumenti per lo sviluppo delle imprese del turismo non mancano, ma spesso soffrono le conseguenze del digital divide e faticano a competere sui mercati internazionali. Le PMI del turismo italiano hanno difficoltà a programmare, sviluppare e gestire la promozione e commercializzazione online della loro offerta. Per questa ragione diventa importante favorire l’incontro tra le imprese italiane del settore e le startup”.

Come primo obiettivo l’Associazione Startup Turismo ha quello di promuovere un programma per sostenere la competitività del sistema e consentire all’Italia di riconquistare posizioni nella classifica mondiale del turismo: chiede quindi al governo di ridurre la pressione fiscale sulle imprese turistiche che investono nel digitale, adottando in particolare la misura del Tax Credit, cioè l’introduzione del credito di imposta per la digitalizzazione a fini promo-commerciali a valere sugli investimenti degli esercizi ricettivi.

La proposta specifica è che il credito di imposta copra il 50% degli investimenti annui, fino a un ammontare massimo di 12mila euro, a favore degli esercizi ricettivi singoli o aggregati, purché il saldo avvenga entro la fine dell’anno relativo all’investimento. La misura consentirebbe alle imprese del ricettivo di dotarsi di competenze e strumenti capaci di incrementare la vendita diretta a beneficio della redditività dell’impresa e genererebbe un effetto positivo per le imprese digitali che offrono opportunità di lavoro soprattutto ai giovani, creando occupazione specializzata.

L’Associazione Startup Turismo stima che il Tax Credit porterebbe a un incremento del fatturato del comparto digitale di circa 680 milioni di euro, migliorando nel contempo la competitività delle imprese turistiche e contribuendo a sanare il digital divide cui ancora è soggetta l’Italia.