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Monday, 24 August 2020 15:20

Automotive: tra perdite attese e furti d'auto

Con la recente emergenza sanitaria aumentano il tasso di insolvenza della clientela e i furti d'auto, i consigli del nostro esperto su come prevenire e limitare i danni



Il periodo non è certamente dei migliori per diversi settori o filiere, ma l’Automotive registra due diversi dati sui quali riflettere: le perdite attese causa pandemia e le recenti statistiche di Lojack (sistema di recupero veicoli direttamente collegato con le forze dell’ordine) sui furti anno relativamente all’anno 2019.

Se andiamo con ordine la prima ipotesi negativa la comunica l’Osservatorio di Cerved, valutando per l’anno 2020 una forbice tra i 55 miliardi ed i 72 miliardi per le perdite attese relativamente ai ricavi, in pratica un -24.6% rispetto allo scorso anno.

Per quanto concerne invece la probabilità di default della clientela, in uno scenario ottimistico il tasso d’insolvenza passerà dal 4,5% al 7,7%, mentre nell'ipotesi di nuovo lockdown potrebbe arrivare al 15,5%.

In sintesi oltre al calo di fatturato si dovrà fare attenzione al merito creditizio sia dei clienti storici, sia dei new entry.

Relativamente ai furti d’auto, ne sono stati registrati n. 95.403, con un tasso di recupero del 36%, ossia di 1 vettura su 3; un trend in aumento del 11%.

Le vetture più rubate sono: Fiat Panda, Fiat 500, Fiat Punto, Lancia Ypsilon e Volkswagen Golf, nei territori storicamente noti come la Campania, il Lazio, la Puglia, la Sicilia e la Lombardia.

I mezzi non trovati vanno in parte all’estero (tipologia di vetture su ordinazione) ed in parte smontati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Ultimo trend a Roma sono i furti delle batterie delle auto elettriche.

Speriamo che per i furti il 2020 sia migliore, anche alla luce della riduzione dei reati in questo semestre, come comunicato pochi giorni fa dal Ministero degli Interni.

Ma cosa fare per essere proattivi e non subire gli eventi?

Sicuramente lavorare sulla prevenzione e non solo sui satellitari o tipologie di vetture meno appetibili.

Poi investire sulla riduzione del fenomeno mettendo in campo una serie di azioni e comportamenti:

  1. Creazione un team antifrode e credito;
  2. Analisi ed investigazione sulle tipologie di furto/appropriazione indebita;
  3. Check su aziende, driver e documenti rilasciati;
  4. Creazione profili di soggetti a rischio;
  5. Identificazione KPI’S utili a ridurre i casi dei furti d’identità;
  6. Mappatura dei territori a maggiore rischio (inserire deterrenti);
  7. Check sulle tempistiche relative alla comunicazione del furto ed analisi incongruenze denuncia;
  8. Utilizzo evoluto del gestionale della società installatrice dei satellitari;
  9. Sinergie con l’Autorità.

Il fenomeno da anni viene vissuto come fisiologico, ma non lo è mai stato e non lo è ancor più adesso. Rischiamo di lavorare in modalità old style in un mondo che non è più lo stesso o che non esiste più.