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Friday, 28 November 2014 09:28

Credito alle imprese: il coraggio di pochi e la mediocrità di molti


Il credito alle imprese continua a registrare più ombre che luci: peggiora la qualità del credito bancario e continuano a calare i finanziamenti..

Le sofferenze sugli impieghi sono di poco superiori al 14% in crescita rispetto al 10,6% dello stesso periodo del 2013.

Cosa ancora aspettarci dal mondo bancario italiano?

Più di qualcuno, da tempo, ha cercato delle alternative e così possiamo leggere storie di imprese più strutturate che raccolgono capitali attraverso l’emissione di azioni oppure obbligazioni.

Altre, come le PMI, hanno certificato il bilancio, redatto un documento informativo per gli investitori, acquisito un rating ed emesso minibond.

Ma non esiste solo la Borsa in quanto si può favorire l’ingresso di investitori privati attraverso i Fondi di Private Equity o Venture Capital senza quotarsi.

Oppure utilizzando il web troviamo il prestito tra privati: il social lending che si prestano somme di denaro beneficiando entrambi di tassi migliori. In pratica chi ha disponibilità, attiva l’offerta precisando il valore, il tempo ed il rendimento desiderato. Per frazionare il rischio, saranno create quote diverse su diversi debitori.

Se fino allo scorso anno esisteva una piattaforma dedicata solo per i privati con un certo livello di affidabilità, dal 2014 è stata creata una nuova piattaforma che permette, a chi non ha una storia creditizia, di essere valutato. Per ulteriori dettagli:   http://www.smartika.it/

E se la tua azienda, magari neo costituita, si aggiudica un importante appalto, cosa può fare per finanziare il proprio business?

Oggi il factoring permette di investire sul tuo futuro (la commessa) anticipando il valore del contratto e non sulla tua breve vita d’impresa non classificabile per le banche.

A proposito di factoring da poco, il 31 ottobre 2014, è scaduta la data per la certificazione dei crediti della Pubblica Amministrazione.

Ricordo le caratteristiche già descritte nell’articolo precedente:

L’anticipazione a banche ed intermediari può essere effettuata in qualsiasi momento ma solo per i crediti (maturati al 31 dicembre 2013) certificati con istanza presentata entro il 31 ottobre 2014 potranno usufruire della garanzia dello Stato estremamente vantaggiosa frutto della convenzione quadro tra il Ministero e l’Associazione Bancaria Italiana.
Tale garanzia, cessione pro soluto, permetterà l’applicazione di una percentuale di sconto comprensiva di ogni onere o commissione del:
1) 1,90% annuo per importi sino a € 50.000
2) 1,60% annuo per importi eccedenti € 50.000

Alcuni, mi auguro pochi, invece di rivolgersi agli istituti / operatori specializzati sul factoring sono andati in banca per avere una  risposta negativa per mancanza di circolare attuativa.

Nel frattempo sul web imperversavano pubblicità di società di factoring che fino ad esaurimento fondi stavano invitando le imprese a mettersi in contatto con loro per valutare la cessione garantita dallo Stato.

Insomma, basta con le solite lamentele su problematiche conosciute e basta con consulenti/professionisti che non conoscono il mondo del credito.

Spunti su nuove frontiere ce ne sono e ce ne saranno, ma solo per quelle imprese che vorranno e potranno vedere oltre. Chi opera con le vecchie modalità è destinato ad uscire dal mercato..