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Thursday, 20 February 2014 10:01

Destinazione Italia è legge, entrano anche misure per scavi banda larga

E' passato anche al Senato ed è definitivo. Tante le misure per sostenere il digitale. Alcune note (incentivi alle Pmi che investono in Ict, visto startup, catasto delle reti), altre meno. Tra queste, una porta aperta ad agevolazioni agli operatori che non erano entrate nel regolamento scavi, da stabilire con successivo decreto.

Ecco il quadro delle novità

Destinazione Italia è passato anche al Senato e quindi è legge: la conversione è avvenuta a soli due giorni dalla scadenza. E' un pacchetto zeppo di novità sul fronte del digitale, molte delle quali già riportate sul nostro sito nei giorni scorsi. Ma a una lettura del testo emergono anche agevolazioni per gli operatori che fanno reti banda larga e banda ultra larga. Sono due commi  (4bis e 4ter) aggiunti all'articolo 6 ("Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, ed in materia di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, comunicazioni ed agenda digitale"; la parola "agenda digitale" è stata aggiunta con emendamento).

Scavi e reti

E' una norma che mira a completare il Regolamento Scavi di ottobre scorso. Si legge infatti che le disposizioni di questo decreto- che snellisce la burocrazia degli scavi e i permessi- "si applicano anche allo scavo per l’installazione dei ricoveri delle infrastrutture digitali necessarie per il collegamento degli edifici alle reti di telecomunicazioni. Nel caso di installazione dei ricoveri delle infrastrutture contemporanea all’effettuazione dello scavo, l’ente operatore presenta un’istanza unica per lo scavo e per l’installazione dei ricoveri delle infrastrutture ai sensi dell’articolo 88 del codice di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni". Il secondo comma apre la possibilità di interventi normativi più ampi, a favore degli operatori. Prevede infatti un futuro decreto del ministero dello Sviluppo economico, in concerto con il ministero Infrastrutture e Trasporti, "per ulteriori misure relative alla posa in opera delle infrastrutture a banda larga e ultralarga, anche modificative delle specifiche tecniche adottate" con il Regolamento Scavi. Questo, "al fine di favorire la diffusione della banda larga e ultralarga nel territorio nazionale anche attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di scavo che non richiedono il ripristino del manto stradale".

Da Sviluppo economico spiegano al nostro sito che la norma servirà in sostanza a introdurre nel Regolamento quelle cose che Trasporti aveva bloccato e per cui Asstel aveva protestato: la possibilità di utilizzare materiali innovativi, che dimezzano i costi di ripristino del manto stradale. Ad oggi invece gli operatori sono ancora costretti a usare materiali tradizionali e secondo loro è un controsenso dato che già il Regolamento autorizzava tecniche di scavo innovative. Ma visto che è previsto ancora il concerto di Infrastrutture e Trasporti, si riaprirà forse un braccio di ferro tra i due ministeri (non è detto, comunque, visto il cambio di Governo). Destinazione Italia equivale quindi, su questo punto, a un nuovo assist agli operatori per ottenere quello che vogliono; bisogna vedere se il portiere di turno parerà di nuovo il colpo.

In Destinazione Italia passa anche, come previsto, il Catasto delle Reti (una banca dati in formato open, a cura dell'Agcom).

Frequenze

Confermata anche la norma per sanare le interferenze delle tivù digitali terrestri con l'estero. Le emittitenti  dovranno abbandonare le frequenze problematiche (in base a una nuova pianificazione per la quale Agcom è chiamata ad avviare le procedure entro 15 giorni) entro il 31 dicembre 2014. Un futuro decreto (entro 30 giorni) Mise-Mef stabilirà i criteri e le modalità per compensare le emittenti, nella misura massima (totale) di 20 milioni di euro.

Incentivi Pmi

Stabiliti voucher da 10 mila euro- per un massimo di 100 milioni di euro a livello nazionale- per Pmi che acquistano "software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga", compresi quelli satellitari; "i voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese". 

Sono fondi però che verranno dalla Programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, la quale non è ancora definitiva; in particolare non è certo che si riesca a trovare copertura, per i voucher, alle Pmi del Centro-Nord, visto che quei fondi sono sbilanciati a favore delle regioni meridionali. Si legge infatti: "previa verifica della coerenza con le linee di intervento previste nella proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, fruibili a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea del Programma Operativo Nazionale relativo alla Competitività di responsabilità del Ministero dello sviluppo economico, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico".

Lo stesso vale per il credito d'imposta riconosciuto a Pmi o consorzi di Pmi che fanno interventi su reti fisse o mobili volti a garantire connessioni da 30 Megabit in su. Il credito è "nella percentuale del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20.000 euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020". 

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